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  • Immagine del redattoreStefano Napoli

Vivere e lavorare 2 anni nelle Farm in Australia - Chiara Esposito


Expat in Australia

Oggi vi raccontiamo la storia di Chiara, una ragazza che ha deciso di lasciare tutto e partire per l'Australia a 26 anni. Prima di partire viveva a Milano, la città nella quale è nata e cresciuta. Dopo il diploma in lingue e turismo, ha lavorato per svariati anni nel settore turistico, Hotellerie e Hospitality.

Nella sua città non ha mai avuto problemi a trovare lavoro, è sempre stata soddisfatta in tutti quelli che sono stati i suoi percorsi.


Ha deciso di partire semplicemente perché voleva fare un’esperienza diversa, voleva migliorare il suo inglese e voleva viaggiare al di fuori dell’Europa.

E' partita completamente sola, una scelta che rifarebbe mille altre volte ancora.

Dopo aver vissuto 5 mesi a Perth si è spostata fuori dalle città, nel countryside, per fare i classici 88 giorni di Farm australiani. Per lei, però, non sono stati solo 88 giorni, ma quasi 2 anni.



Gli 88 giorni di Farm spesso spaventano chi è abituato a vivere in città, come ti sei sentita il primo giorno che sei arrivata e che emozioni hai provato?


Se devo essere sincera i giorni in Farm non li volevo nemmeno fare.

Li ho fatti solo perché mi è capitata l'occasione e il mio ex fidanzato era molto entusiasta di questa opportunità. E quindi mi sono detta “perché no?”.

Faccio un’esperienza nuova e posso rimanere un'altro anno in Australia.


I primi giorni sono stati un po’ dispersivi per me... sono sempre stata una ragazza di città e vivere in quel contesto mi faceva sentire un pesce fuor d’acqua.

Sono stata fortunata perché il lavoro in se in fattoria non era così duro e i titolari erano davvero delle brave persone.


Che tipo di Farm era e di cosa ti dovevi occupare quotidianamente?

Era una fattoria di grano, avena, colza e orzo.

Un’altra parte della fattoria era anche adibita al bestiame, pecore e mucche.

Lavoravo prevalentemente sul trattore, mi è capitato poche volte di fare lavori fisicamente prestanti.





Ci sono stati sicuramente momenti positivi e negativi, quali sono stati quelli che ti sono rimasti più impressi nella mente?


Non ci sono state situazioni particolarmente brutte o negative. Nel complesso è stato un po’ pesante lavorare in quella fattoria per 2 anni consecutivi con orari di lavoro molto lunghi e pochissimi giorni di riposo, anche perché vivevamo in un contesto molto isolato, ci trovavamo a quasi un'ora dalla cittadina più vicina, Esperance.

Lavorare con persone australiane del countryside ha i suoi pro e contro.

Nel complesso posso dire di aver avuto momenti di up and down, ma é un’esperienza che consiglierei a tutti e che rifarei sicuramente.

Si dice che il vero australiano lo puoi conoscere solo allontanandoti dalle città, pensi sia cosi? Che differenze ha visto?

Penso ci siano due tipi di australiani, quelli di città e quelli del countryside. Sembrano vivere su due pianeti completamente differenti, sopratutto per la grande differenza di stile di vita e culturale.

Entrambi hanno pro e contro, basta saper cogliere il meglio da entrambi.

Pensi che questa esperienza ti abbia fatta crescere? Perché?


Se guardo la Chiara di 3 anni fa, prima della mia partenza per l’Australia, era una persona completamente diversa.

Sono maturata e cambiata profondamente da allora, sono grata di questa esperienza. Era esattamente quello che ricercavo da questa scelta, dei cambiamenti dentro di me e sono molto felice di non aver mai mollato anche nei momenti più duri. Come tutte le esperienze che si fanno nella vita, ci sono i momenti belli e i momenti più difficili, ma è soprattutto grazie a quest’ultimi che riesci a fortificarti, cambiare e migliorare come persona.



 

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