top of page
  • Immagine del redattoreAlberto Carnio

Respiramondo: cambiare vita e partire da sola

A 33 anni Jessica, in arte Respiramondo, ha deciso di cambiare vita e partire in viaggio da sola. Questa è una testimonianza di coraggio, determinazione ed emancipazione.

Una storia che svela che non è mai troppo tardi per affrontare i tuoi timori e ricominciare da capo, persino dall'altra parte del mondo.

Se pensi di voler cambiare vita le sue parole saranno una fonte preziosa per te.

Come si affronta la paura di cambiare vita e partire? Come trovare il coraggio di saltare verso l'ignoto?

Lo scoprirai solo leggendo.

Come era la tua vita prima di intraprendere il grande viaggio?

La mia vita, prima di cominciare a viaggiare, la definirei: normale.

Mi piaceva studiare! Amavo approfondire ogni argomento e mi appassionavo a molte materie. Questo mi ha spinto dopo le superiori ad intraprendere un percorso accademico.

Mi sono laureata consapevole che non avrei dato seguito al titolo che avrei conseguito. Sin dalle superiori avevo capito che i lavori tradizionali non facevano per me.

Amavo stare a contatto con le persone, fare sport, stare all'aria aperta. Non mi vedevo rinchiusa dentro ad un ufficio, 8 ore al giorno, 6 su 7.

Poi un giorno, a 26 anni, decisi di fare il mio primo, vero, grande viaggio. Sarei partita per l’America accompagnata da un’amica. Un'emozione incredibile!

Quell'avventura, che ancora oggi ricordo nitidamente, seminò dentro me un germoglio che, con il tempo, radicò sempre più.

Nel 2020 scoppiò la pandemia - tutti noi la ricordiamo molto bene! Poco prima avevo iniziato a leggere alcuni libri di viaggi e cambio vita.

Uno tra tutti era "Le Coordinate Della Felicità" di Gianluca Gotto. Non lo avessi mai fatto...

Se prima vedevo la mia vita in viaggio un traguardo lontano, da quel momento in poi qualcosa iniziò a cambiare dentro me.

Qual è stato il momento in cui hai capito che volevi cambiare vita?

Il momento in cui ho capito che avrei voluto cambiare vita è stato appunto durante il primo lockdown.

Quello che molti hanno vissuto come un periodo di chiusura e claustrofobia per me si è rivelato il momento dell'illuminazione.

In quel periodo I libri sono stati la mia salvezza.

Leggevo racconti di viaggi, autobiografie e storie autentiche. Ognuno di questi libri alimentava un fuoco dentro me che mi spingeva ad aprirmi verso nuove possibilità.

Così decisi di assecondare la mia curiosità, partendo proprio da quello che mi aveva sempre appassionato: lo studio.

Che cosa hai fatto per cambiare vita e partire?

La scintilla è stata la curiosità. In quel periodo dove molte persone si fermavano io invece muovevo i primi passi dentro il mondo del digital marketing.

Ho intrapreso un corso specifico a Milano e, grazie ad esso, ho iniziato a conoscere questo vasto universo.

Più apprendevo e più capivo che le mie passioni e abilità erano spendibili nel mercato del lavoro digitale. Addirittura ne riscoprivo alcune che negli anni avevo messo da parte.

Durante il corso volevo mettermi in gioco. Iniziai cosi a scrivere creando contenuti per alcuni blog. Ciò che editavo veniva apprezzato e questo, in un primo momento, mi suonava strano!

Avevo sempre pensato di non essere portata per la scrittura. I feedback che ricevevo invece erano tutt’altro che negativi.

Terminata la pandemia mi sono trovata difronte ad un bivio: tornare alla mia vecchia vita oppure buttarmi, sperimentare e disegnarne una a mio piacimento.

Cosa ti ha portato a compiere la scelta che hai fatto?

Ad inizio 2022, mi posi una semplice domanda: Per creare la vita che voglio, cosa devo fare?

Mi chiedevo quali conoscenze e abilità potevo sfruttare per intraprendere una carriera da nomade digitale.

Non avevo molti risparmi messi da parte, il corso di digital marketing era appena terminato, vivevo da sola e la pandemia mi aveva fatto perdere il mio lavoro principale.

Partii quindi dal pormi alcuni obiettivi.

Il primo era compiere almeno un viaggio al mese low cost. Volevo mettermi alla prova per scoprirmi passo dopo passo.

Il primo viaggio lo feci in Portogallo, a Lisbona. Li il costo della vita era basso, potevo conoscere molti giovani e inoltre avrei assaporato la vita da nomade digitale.

A Lisbona incontrai molti ragazzi e ragazzi. A cavallo tra la fine del 2021 e il 2022 viaggiai una o più volte al mese con l’intento di andare a trovare amici e conoscenti in tutta Europa.

Viaggiare low cost mi faceva provare delle emozioni uniche. Capii che per viaggiare non serviva essere ricca. Dovevo solamente trovare il coraggio di cambiare, credere più in me stessa, pianificare e... partire.

cambiare vita e partire

Perché hai mollato tutto e cambiato vita in Australia?

Leggevo i libri di alcuni viaggiatori che avevano rivoluzionato la loro vita dopo un'esperienza in Australia. Così decisi di mollare tutto e reinventarmi proprio nella terra dei canguri.

Purtroppo però scoprii che Il Working Holiday Visa non era valido per gli italiani che avevano più di 30 anni.

Non mi scoraggiai! Sapevo che se avessi desiderato fortemente quell'avventura prima o poi la mia occasione sarebbe arrivata.

Ricordo che mi trovavo ad uno yoga retreat dove conobbi un'insegnante che diventò per me una vera musa ispiratrice.

Mi ripeteva sempre che se fossi stata positiva e aperta al cambiamento qualcosa di buono sarebbe arrivato. Nemmeno il tempo di dirlo che un mese dopo scoprii una notizia entusiasmante.

Il Working Holiday Visa per gli italiani veniva esteso fino ai 35 anni compresi. La mia occasione era finalmente arrivata! L’universo mi aveva ascoltato!

Perché l’Australia?

Perché non ti pone limiti (tranne i vincoli delle farm per rinnovare il visto), offre a tutti una possibilità di guadagnare e risparmiare per viaggiare.

Nonostante le difficoltà con la lingua in Australia si trova sempre un’opportunità lavorativa. Inoltre se hai delle passioni puoi trasformarle in un lavoro vero e proprio, basta crederci.

L’Australia era il posto giusto per reinventarmi, cambiare vita e ri-partire.

Quali sono i momenti più belli che ricordi dell'Australia?

I momenti che ricordo con più felicità riguardano tutto il periodo delle farm.

Una volta atterrata nel continente alloggiai per qualche giorno in ostello dove incontrai una ragazza con le mie stesse passioni. Anche lei voleva visitare l’Australia on the road.

Partimmo poco dopo a bordo di un vecchio van. Viaggiando in 2 potevamo dividere le spese e supportarci. Dopo 15 gg di viaggio trovammo lavoro in una farm.

Condividevamo lo spiazzo con tantissimi ragazzi e ragazzi come noi, usavamo i bagni in comune, facevamo serate assieme e lavoravamo tutti assieme.

Quell’avventura mi portò ad abbattere tanti pregiudizi e stereotipi che avevo sulle persone sconosciute. La prima esperienza lavorativa in Australia, la vanlife e le persone incontrate quindi non le scorderò mai!

vanlife in australia

Quali difficoltà hai riscontrato invece e come le hai superate?

Difficoltà ce ne sono state tante, anche prima di partire. Avevo una casa mia e dovevo vendere tutto il superfluo per poi partire.

Avrei dovuto lasciare la mia famiglia e alcuni amici importanti. Diciamo che la decisione non è stata facile.

In Australia invece il momento più difficile l'ho vissuto quando, terminati gli 88 giorni nelle farm, sono arrivata a Sidney, una metropoli gigantesca.

Abituarmi nuovamente ai ritmi della città e al caos non è stato per nulla semplice. La vita costava molto e per non dimezzare i miei risparmi dovevo trovare un lavoro alla svelta.

Lavoro che tuttavia non arrivò immediatamente.

In viaggio le difficoltà sono sempre dietro l'angolo e bisogna imparare a superarle. Ho superato gli ostacoli mettendo da parte l’orgoglio e chiedendo semplicemente aiuto.

In questo Paese, se chiedi troverai molte persone disposte a porgerti la mano.

Come è stato viaggiare spendendo poco con Couchsurfing?

In Australia si usa molto Couchsurfing. È in voga tra i giovani viaggiatori perché ti offre un servizio diverso rispetto agli hotel.

Ti fa risparmiare sull’alloggio, puoi prenotare anche all’ultimo e comunque ricevere un’ospitalità senza eguali.

Le mie esperienze con questa piattaforma sono state quasi tutte positive. Ho conosciuto ragazzi e ragazze molto cordiali e disponibili.

Grazie a Couchsurfing ho riscoperto le persone, il piacere di condividere con loro un pezzo della mia vita e perdermi ad ascoltare le loro storie.

Nelle zone remote dell’Australia ho vissuto degli exchange unici. Come la mia prima esperienza a casa di un signore nudista.

Nonostante i miei pregiudizi iniziali, l'host aveva moltissime recensioni positive. Ero indecisa ma dopo aver letto tutte quelle testimonianze ho deciso di buttarmi.

La casa era meravigliosa, eravamo in 2 ospiti con la propria stanza e bagno privato.

Il signore era super disponibile e ci accompagnava in ogni angolo della città. Gli piaceva conversare e ci aiutava con l’inglese.

La sua disponibilità e generosità mi ha convinta a proseguire con questo stile: viaggiare spendendo poco con il travel exchange.

Hai in mente di viaggiare utilizzando altre piattaforme alternative?

l mio stile di viaggio è low cost. Voglio viaggiare da sola e vivere esperienze autentiche.

Sto progettando di viaggiare prossimamente sfruttando i vantaggi di un’altra bella piattaforma: WorldPackers.

Perché viaggiare con WorldPackers?

Perché grazie alle tue skills trovi vitto e alloggio in tutto il mondo. Lavori qualche ora a settimana ma risparmi molto sulle spese vive di un viaggio!

Di occasioni ne ho trovate moltissime. Una in particolare che sperimenterò a breve è lavorare come fotografa e videomaker (la mia più grande passione) in Indonesia.

Mi affido a questa piattaforma perché mi ha dato più garanzie. Io mi baso molto sulle recensioni e i feedback di Worldpackers sono super positivi.

Inoltre hai la possibilità di contattare altri viaggiatori che hanno provato quella determinata avventura prima di te. Sentirli e ricevere un riscontro diretto della loro esperienza è molto importante.

Torneresti mai indietro dopo tutto quello che hai fatto?

In 11 mesi di viaggio ho vissuto più esperienze che in 30 anni di vita. Questo è imparagonabile.

Sono grata a me stessa di essere partita, ringrazio chi sono stata e non giudicherò mai il mio passato. E proprio per questo sono contenta a dire che non tornerei mai indietro.

Rifarei tutto da capo! La mia vita ora è ricca di emozioni. Non che prima non lo fosse, ma ora ha decisamente una marcia in più.

Quindi no, nonostante gli alti e i bassi non tornerei mai indietro!

vivere in Australia

Cosa consigli a chi si trova ad avere paura di partire per un viaggio o di cambiare vita?

A chi ha paura di partire dico che è comprensibile, io stessa ho avuto paura. È impossibile non provare questa emozione.

Quello che voglio dire loro però è che è molto più semplice di quel che sembra. Tutto si può realizzare. L’importante a mio avviso è agire, dare vita al cambiamento a piccoli passi.

Le opportunità arrivano da se. Se ce l’ho fatta io a cambiare vita dopo i 30 anni che non avevo mai viaggiato, non conoscevo l’inglese, non avevo risparmi da parte, allora possono farcela tutti!

Le paure hanno senso di esistere perché a volte fungono da stimolo per il cambiamento. Bisogna esserne consapevoli, affrontarle e buttarsi.

Ama il processo, prendi sotto braccio tutte le tue emozioni e parti verso l’avventura più incredibile della tua vita.

La felicità saprà come trovarti.

Hola vagabondi... e adesso?

Sono convinto che la storia di Jessica, in arte Respiramondo, sia una testimonianza potente per ispirare le persone a prendere in mano la propria vita e in caso aggiustare il tiro.

Se vuoi seguire le sue avventure ti consiglio a scoprirla attraverso il suo blog e i suoi canali social:

Io invece non vedo l'ora di raccontarti la prossima storia di vita qui, sul mio blog. Nel frattempo però, ti invito a:

Alla prossima.

Sogna Esplora Cresci!

bottom of page