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  • Immagine del redattoreAlessandro Napoli

Trasferirsi in un camper alle Canarie | Nick & Silvia


Vivere in un van

Nick e Silvia sono una giovane coppia che ho avuto il piacere di conoscere a Lanzarote, Canarie. Ho notato sin dal primo impatto l'amore e la gentilezza che donano. Sono stati miei vicini di Van per diverse notti e giorno dopo giorno conoscevo sempre meglio la loro storia ricca di avventure e disavventure che mi ha affascinato. Prima di trasferirsi alle Canarie e vivere in un camper erano due persone normalissime. Nick lavorava come barista per l’azienda di famiglia. Una serie di difficili problematiche lo spinsero quasi all’autodistruzione attraverso sostanze stupefacenti. Ad un tratto emerse una voce dentro di lui che gli fece trovare la forza di lasciare l’ambiente tossico in cui viveva per viaggiare, interiormente ed esteriormente. Viaggiando trova la serenità' ed inizia a lavorare le pietre vendendole come gioielli.

Silvia invece era una studentessa al Liceo Linguistico che di tanto in tanto faceva qualche piccolo lavoretto estivo e nel fine settimana. Lei ha sempre saputo che una volta ottenuto il diploma, sarebbe partita per inseguire la sua più grande passione: viaggiare ed esplorare il mondo. Una volta terminati gli studi infatti, ha iniziato a lavorare con Nick al banco dei gioielli, nella loro creazione e soprattutto curando l'aspetto social, di relazione e di vendita.

Nel febbraio del 2019 decidete di lasciare tutto e fare un grande “salto nel vuoto” prendendo un volo solo-andata per Tenerife.

Cosa vi ha portato a fare questa scelta e com’è stato l’impatto iniziale una volta arrivati?

L’aspetto che più ci ha accomunato, fin dal primo momento, è stato proprio il desiderio di esplorare il mondo. Nick aveva già viaggiato alcune volte tra le Isole Canarie, per me invece erano ancora un territorio sconosciuto. Decidemmo poi di trascorrere cosi nel mese di Gennaio 10 giorni di vacanza a Tenerife, bastarono pochi momenti perché io (Silvia) mi innamorassi di quel paradiso nell’Atlantico. Nell'aria c'era qualcosa di magico, farsi il bagno nell’oceano a Gennaio con un clima di perenne primavera-estate, l’amore, la gentilezza negli sguardi e nelle parole delle persone erano un qualcosa di incredibile. Tornammo in Italia, lavorammo alcune settimane e poi vendemmo tutto per comprare un biglietto solo andata per Tenerife. Il 26 febbraio eravamo lì con tanta voglia di iniziare a costruirci la nostra nuova vita insieme. Pronti a tutto ciò che ci avrebbe atteso, difficoltà e paure comprese, ma consapevoli che quel salto nel vuoto ci avrebbe poi condotto ad una grande pienezza.


Come posso trasferirmi in camper?


Sappiamo che da quando siete partiti c'e' voluto un anno e tanti sacrifici prima di esaudire uno dei vostri più grandi sogni, comprare un camper e viverci dentro.

Come sono stati questi anni e qual è stata l’esperienza che vi è rimasta più impressa?

Arrivati a Tenerife sapevamo bene di non essere in vacanza ma che avremmo dovuto metterci subito all’opera per realizzare i nostri progetti e avere le sicurezze per restare a lungo in quel paradiso che ci ospitava. Il 27 febbraio eravamo già alla ricerca per fare i mercati di paese lavorando come artigiani. Il 28 febbraio il primo negozio acquistò tanti nostri gioielli per esporli. Insomma in pochissimi giorni avevamo già ricevuto un grande carico di abbondanza.

Oltre che lavorare con i nostri gioielli abbiamo trovato un lavoretto in agenzia, poi come Dog sitter e in abbiamo iniziato a lavorare come artisti di strada, con i nostri gioielli e

con spettacoli di musica e giocoleria, che ci hanno portato poi ad esibirci anche in alcuni locali dell’isola. Questa sicuramente è un’esperienza che rimarrà impressa in modo indelebile dentro di noi. Poi ad ottobre 2019 decidemmo di compiere un altro salto nel vuoto: prendere in gestione una villa rurale Canaria e trasformarla in un ostello. Abbiamo lavorato a questo progetto, con anima e corpo, per 4 mesi, ospitando tantissime persone e creando eventi molto apprezzati, fin quando siamo stati costretti ad andarcene perché il proprietario voleva vendere l’intero terreno in cui si trovava la casa. Caparra restituita, una buona fuori uscita per i lavori svolti e tutto questo ci ha condotto a febbraio del 2020 quando abbiamo realizzato il nostro più grande sogno: comprare la nostra casa su ruote.



E' arrivato Peppino un Fiat Ducato del ’88. Da qui è iniziato un nuovo capitolo della vostra vita.

Vi siete adattati facilmente alla vita sul camper o avete affrontato delle difficoltà all’inizio?

Peppino The Magic è stato il sogno di una vita che si è materializzato esattamente come lo desideravamo. Venivamo da una villa enorme e dovevamo adattarci a 6 metri quadri: abbiamo lasciato andare vestiti, oggetti futili e tanti altri scatoloni ma non ci siamo mai sentiti così pieni. Non è stato difficile abituarsi al camper: abbiamo sempre amato questo stile di vita minimal e il camper non ha fatto altro che permetterci di esprimere a pieno questa nostra essenza. Ogni giorno, per mesi, ci guardavamo negli occhi esclamando: Ma davvero siamo nel nostro camper?" ; "Ma davvero abbiamo realizzato questo sogno?”. Faticavamo a crederci, salavamo e piangevamo dalla gioia e dalla gratitudine. L’unico problema riscontrato è arrivato con la quarantena, un mese esatto dopo aver comprato il camper. Durante prime settimane di lockdown le forze dell’ordine a Tenerife sono state molto severe e non ci permettevano neppure di mettere piede fuori dal camper. Discutevamo e quando questo succedeva Nick si chiudeva in bagno per sfogare e io mi sedevo nel posto di guida, non avendo stanze diverse come in una casa. Ma sai cosa? Anche questo problema si è rivelato una benedizione: ci ha permesso di conoscere meglio noi stessi, di conoscersi l’un l’altro, creando così una sana e costruttiva relazione di coppia che ci ha dato anche il tempo di realizzare un altro grande sogno di entrambi. Abbiamo sfruttato questa chiusura mondiale, per viaggiare dentro di noi e dar vita così a “Il potere di sognare” il nostro primo libro autobiografico, con l’intento di poter motivare e ispirare chiunque a realizzare i propri sogni e obiettivi.



Come mi posso trasferire alle canarie?


Con voi nel camper avete anche altri due meravigliosi compagni di viaggio, Cosmo e Hope, due gattini che sono entrati a far parte delle vostre vite dopo nemmeno un mese dall’arrivo a Tenerife.


Per molti è difficile immaginarsi di vivere in spazi ridotti , figuriamoci con due gattini. Questo però per voi non è mai stato un problema.

Come siete riusciti a gestire gli spazi e soprattutto, è stato difficile far adattare Cosmo e Hope ad una vita in camper? Gli spazi, anche per Cosmo e Hope, non sono mai stati un problema. Hanno sempre visto noi e il camper come la loro casa, l’unica differenza era il giardino esterno che cambiava ogni volta. Cosmo ha avuto difficoltà solo ad abituarsi al camper in movimento ma in poche settimane, anche lui ha iniziato a godersi ogni viaggio. Noi e i nostri gattini, che riteniamo davvero come figli, abbiamo un rapporto di fiducia molto speciale. Noi desideriamo libertà ed essa la doniamo anche a loro permettendogli di esplorare liberi, con la certezza che sono attenti, prudenti e che non si allontanano mai troppo da noi.


Viaggiare in van con un gatto


Dal momento che era solo un sogno ora sono già 2 anni che vivete da fulltimer su Peppino.

Quali i pro e contro che avete riscontrato di questo stile di vita? Ogni scelta di vita ha i suoi pro e contro ed essi non mancano affatto nella vita in camper. L’aspetto più difficile, almeno per noi, è stato abituarsi a non avere l’acqua illimitata come in una casa. In camper abbiamo una tanica di 100 litri d’acqua che carichiamo e scarichiamo direttamente noi e che sappiamo di dover dosare per più giorni. Questo, per quanto a volte risulti stancante e pesante, aiuta molto anche a sensibilizzare l’utilizzo delle risorse. Si diventa consapevoli di quanta acqua si utilizza ogni giorno e così si inizia a dosare e risparmiare anche nelle minime cose. Un aspetto positivo invece è l’utilizzo dei pannelli solari: il tempo si dilata quando non hai l’ansia ogni mese di pagare le bollette. Ma un messaggio che diamo sempre nei nostri canali social e che vogliamo riportare anche qua, è che nonostante ci siano aspetti a cui riadattarsi, per noi la libertà di vita che ti dona il camper ripaga qualsiasi sacrificio e non cambieremmo questa vita con niente al mondo.


Inoltre in questi anni sono nati tantissimi progetti, dal vostro brand di gioielli artigianali “Thanks Universe” alla pubblicazione del vostro primo libro “Il potere di sognare”.

Volete raccontarci meglio qualcosa a riguardo? Nick ha creato Thanks Universe nel 2016 creando gioielli con pietre che poi vendeva tramite banchetti o durante i suoi viaggi. La loro vendita è nata con l’intento di trasmettere energia di gratitudine a chiunque li acquistasse. Dal 2018 abbiamo iniziato a lavorarci insieme, rendendolo un brand a tutti gli effetti e vendendoli praticamente in tutto il mondo. Oggi al nostro shop online abbiamo aggiunto anche gadget di vita quotidiana con il nostro logo, proprio perché vogliamo che una persona durante la giornata riesca sempre a tenere a mente la gratitudine per se stesso e per l’Universo. “Il Potere di sognare”, invece è nato da pagine di diario, racconti di vita, ricordi ed emozioni che tenevamo per noi. La quarantena ci ha spinto a condividerle, perché sapevamo bene che quella filosofia che a noi ha cambiato la vita, avrebbe aiutato tante altre persone. Abbiamo scritto a quattro mani le nostre storie, dai momenti più difficili che abbiamo vissuto al nostro incontro e alle avventure intraprese.

Non e' solo un racconto autobiografico, perché racchiude tra le righe quel potere universale che ognuno di noi possiede e che, sfruttato a proprio vantaggio, permette di creare e realizzare la vita dei propri sogni. Dalla quarantena abbiamo anche iniziato a raccontare la nostra vita attraverso i social, creando meravigliose connessioni con persone affini a noi. Ad oggi quest’altra passione si è trasformata una parte del nostro lavoro: creatori di contenuti digitali per i nostri canali e per brand/aziende che sono affini ai nostri valori e che vogliono farsi conoscere attraverso i nostri contenuti online.



Vivere in camper

Molte persone si ispirano a voi perché la vita che state vivendo è per molti un sogno.

Quale messaggio vorreste trasmettere a chi come voi vorrebbe intraprendere quest’avventura ma non sa come fare?

Il messaggio che cerchiamo sempre di trasmettere a chi ci segue è quello di ascoltare il proprio cuore, non farsi bloccare dalla paura e andare sempre dritti per i propri sogni. Niente è davvero impossibile, tutto può essere visualizzato e materializzato, se lo si vuole davvero. Per ogni esperienza di vita, vale quindi anche per l’esperienza in camper, diciamo sempre che è meglio buttarsi, provare, vivere, sperimentare, sbagliare e ritentare perché si può sempre cambiare strada, ma un fallimento sarà comunque migliore di un rimpianto. La vita è fatta per essere vissuta, vuole vederci felici e realizzati. Non dovremmo deluderla, non credi?


 

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