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  • Immagine del redattoreStefano Napoli

Il Giappone mi ha cambiato la vita - Jessica Mammoli


Jessica Mammoli di somewhereoverthere in Giappone

Chi eri e cosa facevi prima di partire per il Giappone?


Diplomata con ottimi voti e laureata in Storia dell’arte, ho sempre lavorato nel settore della ristorazione. I sogni li lasciavo nel cassetto molto spesso perché mi sembravano impossibili. Avevo comunque molte passioni che restavano tali perché pensavo che fosse impossibile trasformarle in un lavoro, soprattutto, avevo paura dei cambiamenti a 30 anni. Intanto, viaggiavo, nei limiti del possibile.



Cosa ti ha spinto a partire per il Giappone?


A proposito di viaggi, il Giappone era il mio sogno più grande, accentuato anche dal fatto che a Tokyo c’è la sede internazionale della Soka Gakkai, l’organizzazione laica buddista di cui faccio parte da anni. Avevo pronto l’itinerario da tempo, aspettando il momento giusto che, poi, non arrivava mai.


Un giorno mi arriva una mail con la possibilità di partecipare al primo corso europeo giovani organizzato proprio dalla Soka Gakkai. Ovviamente non era facile partecipare perché si dovevano avere determinate caratteristiche e capacità, oltre che superare dei test e delle prove di selezione.


In tutta Europa avrebbero partecipato solamente 60 persone, ma ho capito subito che era la mia grande occasione per sfidarmi, prendere coraggio, cambiare la mia vita e capire cosa volessi fare davvero “da grande”. Non potevo perdermi questa occasione unica, così ho dato il massimo e sono riuscita a far parte di quei 60.


Ramen di Jessica Mammoli di somewhereoverthere

Cosa ti ha colpito maggiormente di questo paese?


È davvero un altro mondo. È qualcosa che non si può descrivere a parole, si deve vivere. Il Giappone è emozione, punto. Sono un popolo organizzatissimo, gentile, magico.


I colori e i profumi di Tokyo e del Tohoku non li scorderò mai. Tokyo è fatta di luci, il Tohoku è fatto di alberi gialli e rossi.

E poi c’è il profumo inconfondibile del Ramen, ho ancora il sapore in bocca se solo ci penso.


Per non parlare della tecnologia, salire su un treno, dormire in hotel o utilizzare un bagno sono esperienze che fanno parte del pacchetto!



Come ti ha cambiato questo viaggio?


Mi sono goduta il viaggio a pieno e con il mio obiettivo ben preciso in testa. Quando sono tornata le emozioni si sono fatte più forti e non nego che ci sono stati momenti di grande sconforto. Ho lottato molto con me stessa ma quando si ha un obiettivo chiaro non credo si possa sbagliare.


L’obiettivo era capire cosa volessi fare, poi, è diventato: voglio essere pagata per viaggiare!


Impossibile se ancora ci penso. Invece, con coraggio, determinazione, costanza e senza mollare mai, mi sono iscritta ad un corso a pagamento fuori dalla mia regione per diventare accompagnatrice turistica con patentino! Ho sostenuto gli esami a febbraio ed ora sono molto più felice e realizzata di prima.


Questa è stata la mia esperienza più grande, ma devo dire che sono anche cresciuta caratterialmente, ho raggiunto anche la consapevolezza che qualsiasi cosa si può raggiungere, basta volerlo fortemente e avere coraggio!



Un giorno sogni di trasferirti in Giappone oppure rimarrà sempre una seconda casa?


Sto bene in Italia, sono sempre stata bene e voglio continuare a vivere qui!

Non mi trasferirei mai in Giappone, non avrebbe lo stesso sapore che ha ora. Voglio tornarci prima possibile, ma anche vedere il resto del mondo, conoscere più cose possibili e sognare sempre più in grande, per poi realizzare tutto ovviamente!


Jessica Mammoli di somewhereoverthere in Giappone


 


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